domenica 18 marzo 2012

Quarta domenica di Quaresima

Dio infatti ha tanto amato il mondo da dare il Figlio unigenito, perché chiunque crede in lui non vada perduto, ma abbia la vita eterna. Dio, infatti, non ha mandato il Figlio nel mondo per condannare il mondo, ma perché il mondo sia salvato per mezzo di lui. Chi crede in lui non è condannato; ma chi non crede è già stato condannato, perché non ha creduto nel nome dell'unigenito Figlio di Dio. E il giudizio è questo: la luce è venuta nel mondo, ma gli uomini hanno amato più le tenebre che la luce, perché le loro opere erano malvagie. Chiunque infatti fa il male, odia la luce, e non viene alla luce perché le sue opere non vengano riprovate. Invece chi fa la verità viene verso la luce, perché appaia chiaramente che le sue opere sono state fatte in Dio». 

Gv 3,15-31

Mathias Stomer, Gesu e Nicodemo

Porque Deus amou o mundo de tal maneira que deu o seu Filho unigênito,
para que todo aquele que nele crê não pereça, mas tenha a vida eterna.
João 3:16


For God did not send his Son into the world to condemn the world,
but that the world might be saved through him.
John 3:16


Sí, Dios amó tanto al mundo, que entregó a su Hijo único
para que todo el que cree en él no muera, sino que tenga Vida eterna.
Juan 2,16


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