domenica 30 settembre 2012


L'omelia del cardinal Angelo Amato alla liturgia di beatificazione del beato Gabriele Maria Allegra OFM
29 settembre 2012 - Cattedrale di Acireale

La beatificazione di Padre Gabriele Allegra, nella festa dei Santi Arcangeli Michele, Gabriele e Raffaele, è un grande dono che il Santo Padre fa alla Chiesa intera, all’Ordine dei Frati Minori Francescani, e, in particolare, alla Sicilia, terra di antichissima tradizione cristiana, largamente benedetta dal Signore con la santità e la testimonianza martiriale di vescovi, sacerdoti, consacrati e laici. 
Padre Allegra festeggiava oggi il suo giorno onomastico e, come il suo patrono l’Arcangelo Gabriele, “forza di Dio”, “colui che sta al cospetto di Dio e annuncia la sua parola”(Lc 1,19), anch’egli si fece ascoltatore e missionario della Parola di Dio in terre lontane. 
Ma il suo cuore era qui in Sicilia, terra che egli amava teneramente. La santità del novello Beato sbocciò in questo territorio, in una famiglia, che si distingueva per pietà e carità cristiana, e in un ambiente, quello del Collegio serafico di san Biagio in Acireale, dove il giovane trascorse gli anni dell’adolescenza, durante i quali sperimentò una gioiosa primavera  spirituale. A quindici anni, trasferendosi a Bronte per il noviziato, scriveva ai genitori: «Sono partito da Acireale, dove ho passato quasi cinque anni dei più belli della mia vita, e son partito con le lacrime agli occhi».2 





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